Quaderni e penne Avis“volano” in Tanzania eaprono la strada adun’adozione a distanza

Michela Rossato | redattrice Dono&Vita

Un’emozione unica, forte. Di quelle che ti restano dentro e ti travolgono, spingendoti a scrivere una nuova pagina di solidarietà.
È quella provata dal vicentino Giorgio Segato, presidente dell’Avis comunale di Lupia e Poianella, durante un viaggio a Zanzibar, lo scorso gennaio.

Il rovescio della medaglia
“Il viaggio è stato un regalo di mia moglie per il compleanno – ci racconta – per festeggiare insieme i miei 60 anni e la pensione”.
Una terra stupenda, la Tanzania, che accanto alle bellezze naturali e ai resort per i turisti, cela luoghi ben diversi, fatti anche di povertà.
“Prima di partire avevo saputo di alcune scuole in difficoltà vicino al nostro hotel – continua Giorgio – e ho pensato, d’impulso, di portarmi un po’ di materiale scolastico”. È così che in valigia sono partiti, con destinazione Tanzania, anche quaderni e penne Avis, poi distribuiti tra i piccoli alunni di un paio di scuole.

L’asilo per i meno fortunati
“L’emozione più grande è stata all’asilo di Kiwengwa, gestito dall’associazione di volontariato italiana Amici di Zanzibar (www.AmicidiZanzibaredelmondo.org) con 190 bambini, anche disabili, cosa piuttosto singolare in questi luoghi. Piccoli alunni poveri, ai quali vengono date gratuitamente un’istruzione in lingua locale e inglese, un’educazione sanitaria e cure”.
A Zanzibar, infatti, le altre scuole sono a pagamento e sono frequentate solo da benestanti. “Grazie a questa associazione toscana e alla sua vulcanica volontaria emiliana Rosanna Rondelli, a tanti bambini altrimenti destinati alla strada e alle spiagge viene dato un aiuto per una vita migliore”.
L’associazione si occupa di scolarità di prima infanzia, disabilità inclusiva, assistenza sanitaria, aiuti umanitari, progetti idrici e di sviluppo. “Bambini festosi ci hanno letteralmente travolto con il loro entusiasmo – continua Giorgio – raddoppiato quando abbiamo distribuito i quaderni”. C’era chi si rimetteva in fila per prenderne due, magari per qualche fratellino.

Un’adozione a distanza
“Sono momenti che aprono il cuore e che ci fanno capire quanto siamo fortunati e che non possiamo restare indifferenti di fronte alle disuguaglianze”.
Per questo, al suo ritorno, Giorgio ha pensato di fare di più, promuovendo l’adozione a distanza di uno di quei piccoli alunni. “Sarà una proposta che rivolgerò anche al Direttivo e ai soci in occasione della prossima assemblea della nostra Comunale – conclude Segato – spero che venga accolta da tante persone. Insieme, ciascuno liberamente con un proprio contribuito, potremo fare la differenza per uno di quei piccoli”.

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